Cofidis, Fabio Sabatini pronto a ripartire: “Il mio ruolo è lavorare per gli altri, nessun rimpianto”
Si riavvicina il rientro alle corse anche per Fabio Sabatini. Il corridore toscano è ormai da anni l’ultimo uomo di Elia Viviani e e gioca quindi un ruolo fondamentale nelle vittorie del capitano della Cofidis. Classe 1985 e professionista dal 2006, ha incrociato la propria strada con quella di Viviani nel 2010, quando il giovane veronese passò professionista con l’allora Liquigas-Doimo. Da allora, il sodalizio è andato rafforzandosi anno dopo anno anche alla Quick-Step (2015-2019) e ora alla Cofidis, nuova casa di entrambi da inizio 2020. Dopo avere messo in cascina diverse corse a inizio stagione, il lockdown ha interrotto i progressi della “premiata ditta” che non ha ancora successi all’attivo.
“Tutti vorranno emergere anche perché non c’è tempo, non è una stagione normale”, premette in un’intervista a La Nazione, nella quale conferma che la sua ripartirà dalla Francia con la Route d’Occitanie, poi Milano-Sanremo, Bretagne Classic e Tour de France. Per quanto riguarda il Giro d’Italia, al momento non è contemplato nel programma di Viviani, quindi decideranno “più avanti”. Una conferma a quanto ci aveva detto nella scorsa puntata di SpazioTalk il direttore sportivo Roberto Damiani.
Ormai il suo ruolo è quello del gregario e non pensa più ai successi personali: “Il mio ruolo è quello di lavorare per gli altri nei finali di corsa – ricorda – Ho sfiorato la vittoria arrivando una volta secondo e una terzo, qualche altra volta ho lottato per il successo, nessun rimpianto“. Per ora, nonostante i 35 anni compiuti, non pensa ad appendere la bici al chiodo: “Sul futuro non ci penso ancora, non nascondo che mi piacerebbe restare nel mondo del ciclismo, ma è presto per parlarne“.
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